Davide Fontana, il 40enne di Milano che a gennaio ha ucciso e fatto a pezzi Carol Maltesi, per poi gettarne il corpo due mesi dopo a Paline di Borno, al confine tra la Vallecamonica e la Val di Scalve, affronterà il processo in corte d’assise.
Nella giornata di giovedì si è tenuta a Busto Arsizio l’udienza davanti al gup per discutere la richiesta del rito abbreviato, richiesta che è stata negata. Il processo comincerà il 24 ottobre prossimo: nell’udienza di giovedì il legale di Fontana ha anche avanzato due questioni di legittimità costituzionale, nessuna delle due accolte dal Gup, che non è neanche entrato nel merito della sussistenza delle aggravanti.
A costituirsi parte civile sono stati i familiari della vittima, mentre non è stata accolta la costituzione del Comune di Rescaldina (Milano) in cui è avvenuto l’omicidio. Fontana, vicino di casa di Maltesi, avrebbe avuto con la donna una breve relazione: quando lei aveva deciso di andare a vivere con il figlio di sei anni a Verona, l’uomo l’ha uccisa, prima nascondendone il corpo e poi abbandonandolo nella frazione di Borno, dove fu rinvenuto da un passante. Fontana usò il telefono della vittima per far credere a chi la cercava che fosse a Dubai.