Con l’udienza di questa mattina, si apre in Corte d’Assise il processo a carico di Silvia e Paola Zani e di Mirto Milani per l’omicidio di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù il cui corpo fu ritrovato tre mesi dopo la sua scomparsa, denunciata dalle stesse figlie, la cui confessione -insieme a quella di Milani- è giunta solo nel maggio scorso, otto mesi dopo il loro arresto.

Per loro, l’accusa è di omicidio volontario ed occultamento di cadavere. Il pubblico ministero ha citato sette testimoni: tra loro, la madre della vittima, che ha subito nutrito dei sospetti nei confronti delle due nipoti; il compagno di Ziliani -che in passato aveva raccontato di come una volta Laura avesse stranamente dormito per tutto il giorno, conseguenza di una “prova generale” messa in atto del trio criminale-; i carabinieri di Breno che hanno condotto le indagini ed un abitante di Temù che aveva dichiarato di aver visto Mirto e Silvia rientrare dal bosco in cui poi è stata rinvenuta una scarpa della vittima.

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