Proprio nel giorno in cui si presentava davanti al gup del Tribunale di Brescia insieme a Silvia e Paola Zani per l’udienza preliminare dell’omicidio di Laura Ziliani, è emerso un nuovo dettaglio sulla confessione fatta in carcere da Mirto Milani, che con le due figlie della vittima è accusato di omicidio e di occultamento di cavadere.

Milani, dei tre, è stato il primo a parlare dal carcere, il 24 maggio scorso. Sembra, però, che quella confessione non sia stata la prima: il 28enne si sarebbe infatti lasciato andare ad uno sfogo con il suo compagno di cella che, poi, ha collaborato con gli inquirenti rivelando loro quanto sentito.

Non solo: Milani gli avrebbe anche raccontato della fossa scavata a Temù e dove, nei piani iniziali dei tre imputati, sarebbe dovuta essere seppellita Ziliani, cosa che avrebbe permesso agli inquirenti, sempre tramite le informazioni dell’altro detenuto, di individuarla.

A confermare tutto questo un’intercettazione ambientale registrata a Canton Mombello e messa agli atti in cui Milani racconta al compagno di cella quanto, poi, dirà al pubblico ministero. L’udienza preliminare di lunedì scorso è stata aggiornata al 4 luglio, quando il gup dovrà decidere sul rinvio a giudizio di Milani e delle due sorelle Zani.

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