Com’è noto la situazione più pesante a livello di contagi, in Vallecamonica, al momento, la sta vivendo Ono San Pietro, che aveva già pagato pesantemente nella prima ondata, quando dovette registrare anche decessi per Covid tra i suoi cittadini.

Il sindaco Elena Broggi si sta prodigando per rendere il momento meno concitato possibile e fornire comunicazioni equilibrate, ma in paese a prevalere sarebbero la caccia all’untore e il pettegolezzo, come lei stessa denuncia. Una sorta di “telefono senza fili” che sta creando, se possibile, più danno dei contagi, e che ha già varcato i confini del borgo della media Valle.

E’ stata proprio la prima cittadina a intervenire, in seguito alle voci che si sono diffuse sabato anche sulla sua presunta positività, affermando di stare bene e, pertanto, di non essersi sottoposta a tampone negli ultimi giorni.

Nel frattempo il numero dei casi è aumentato, rispetto ai 30 comunicati il giorno dell’Epifania: nella serata del 9 gennaio Ats ha confermato al sindaco 50 casi positivi tra i residenti, di cui nelle ultime ore 5 sono stati ricoverati all’ospedale di Esine perchè necessitano di cure mirate.

“I numeri sono allarmanti” commenta Elena Broggi “ma è altrettanto vero che il contagio è circoscritto a livello famigliare coinvolgendo circa una decina di famiglie di Ono, bimbi compresi”.

La Broggi cerca di mettere a tacere le voci della piazza e scrive un appello: “Invito tutti a creare un clima disteso fatto di solidarietà e di collaborazione, ora più che mai nel rispetto delle regole. Ho sempre creduto nel buon cuore della nostra comunità, e questo è il momento per dimostrarlo”.

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