All’alba di lunedì i carabinieri del Comando Provinciale di Brescia, con la collaborazione dei militari delle province interessate, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 30 persone, ritenute a vario titolo responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari e di appropriazione indebita al fine di agevolare alcune società nella sistematica evasione delle imposte sul reddito e sul valore aggiunto, attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e conseguente “trasferimento fraudolento di valori”, nei soli anni contabili 2018-2019, per almeno 32 milioni di euro. Sono state anche accertate e contestate condotte relative alla detenzione ai fini dello spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti.
L’indagine dell’Operazione, denominata “Sweet Water”, era partita dal sequestro di 31 kg di hashish e dall’arresto di tre pregiudicati, avvenuti nel luglio del 2018 a Rezzato. Si è scoperto che il “mandante” della partita di droga era un pregiudicato bresciano, Giovanni Bertozzi, che era affidato in prova ai servizi sociali per lavorare nello studio del consulente di Iseo Giuseppe Familiari. L’uomo è ritenuto promotore e coordinatore dell’organizzazione dedita all’evasione fiscale e alla monetizzazione tramite conti correnti esteri di ingenti somme di denaro, grazie alla fondamentale complicità dell’esperto contabile tributarista di Iseo.
Secondo il gip che ha accolto le richieste del pm il professionista rivestiva il ruolo di esperto contabile e sovrintendente alle operazioni illecite volte all’emissione di fatture oggettivamente false da parte di società cartiere da lui stesso amministrate, mentre Bertozzi traeva vantaggio dalla fattiva collaborazione del consulente presso il quale avrebbe dovuto svolgere attività lavorativa lecita per essere socialmente reinserito.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia hanno indagato in totale 92 persone, 18 delle quali finite in manette con l’esecuzione di 15 misure cautelari in carcere, 3 ai domiciliari e 11 misure interdittive dalle attività economiche oltre a sequestri di immobili (51), aziende e conti correnti (250) per oltre 13 milioni di euro.