Gli orsi ed i lupi stanno diventando presenze sempre più frequenti in alcune zone della Vallecamonica. Un braco di lupi, dal 2019, vive nei pressi del Tonale, in dispersione, ma la sua presenza è stata segnalata anche sul territorio di Esine, Cedegolo ed Edolo, ed a cavallo con la Valtellina.
Anche l’orso, in dispersione dal Trentino, raggiunge spesso la Vallecamonica. Si ipotizza anche che entrambi possano frequentare alcune aree, creando non pochi problemi di predazione di animali domestici ed apiari. Per andare incontro al rischio che allevatori ed apicoltori stanno correndo (e che li ha già visto protagonisti di alcuni episodi in passato), il Parco dell’Adamello ha avviato “Spazi condivisi”, un progetto sperimentale per mitigare i conflitti tra grandi predatori ed attività zootecniche-apistiche.
Tre le azioni in programma: in estate partirà una campagna di sensibilizzazione sui comportamenti corretti da tenere in montagna, in particolare per quanto riguarda la gestione dei cani, da tenere sempre al guinzaglio. Previsto anche il progetto “Peter”, che prevede l’affidamento degli animali degli hobbisti ad un unico pastore, che condurrebbe greggi con 150-500 capi ed eviterebbe agli animali di essere vittime delle predazioni.
In questi giorni, inoltre, è partita la diffusione di buone pratiche gestionali tra pastori alpini, come la posa di reti elettrificate: si inizia da Corteno Golgi e dalla Valsaviore. Il Parco fornirà le reti e pagherà il pastore in base ai capi.