Dalla settimana scorsa Luigi Cajazzo è diventato direttore generale dell’Asst della Franciacorta. Tra le prime questioni che ha già preso in mano, anche quella legata al futuro dell’ospedale di Iseo, al centro da un paio d’anni di una serie di timori da parte di residenti e non solo, preoccupati che il nosocomio possa definitivamente chiudere i battenti.
Il Comitato Pro Ospedale, supportato da Legambiente Basso Sebino, da tempo evidenzia le lacune legate alla struttura: in primis, la chiusura dei reparti di Ostetricia, di Ginecologia, del Punto nascite, di Oncologia e del Centro trasfusionale. Inoltre, sottolineano, Chirurgia ed Ortopedia sono state accorpate, così come sarebbero diminuiti i posti letti a disposizione.
Ad Iseo, inoltre, mancano servizi base come Radiologia e Fisioterapia, mentre per alcune prenotazioni i pazienti vengono mandati direttamente a Chiari. Per non parlare dei lavori di messa in sicurezza che proseguono da tre anni. Una situazione che preoccupa anche il comparto turistico, che teme che l’assenza di un presidio ospedaliero possa essere un problema anche per chi sul Sebino va in vacanza e potrebbe aver bisogno di assistenza.
“La volontà dell’azienda ospedaliera è quella di dare la massima attenzione al presidio ospedaliero di Iseo”, ha detto Cajazzo che ha confermato che “non si discute il suo depotenziamento”. Ma il Comitato Pro Ospedale spera anche in azioni concrete.