Dopo tre mesi nei quali l’attività dell’Asst della Vallecamonica, con i suoi due Ospedali di Edolo e di Esine e le sue Sedi Territoriali di Breno, Darfo, Pisogne e Cedegolo, è stata profondamente riconvertita per far fronte all’emergenza Covid, con il mese di giugno, visto il miglioramento della curva epidemiologica, che si riflette sulla pressione che investe le strutture, sia in termini di accessi ai Pronto Soccorso sia con riguardo alle necessità di ricovero, è ora possibile una riorganizzazione dell’offerta sanitaria e sociosanitaria che, con cautela e progressività, consenta l’erogazione di prestazioni prima sospese o ridotte per la situazione eccezionale. Lo ha annunciato l’Asst di Vallecamonica in una nota firmata dal suo direttore generale Maurizio Galavotti.

Il Presidio Ospedaliero di Esine, dopo le attività di sanificazione, mette a disposizione complessivamente 196 posti letto per esigenze di ricovero, sia di area medica sia di area chirurgica, per pazienti non Covid, oltre a 4 posti di anestesia e rianimazione, così ripartiti nelle diverse Unità Operative: 76 per Medicina (comprensivi di day hospital) e Neurologia; 20 per la Cardiologia; 6 per l’Unità di Cura Coronarica; 18 per la Riabilitazione specialistica 18; 45 in Chirurgia e ORL; 31 in Ortopedia e Traumatologia. La programmazione delle Sale operatorie di Esine per il mese di giugno è pari a 45 Sedute: un ulteriore segno della ripartenza cui stanno lavorando alacremente tutti i professionisti della sanità camuna.

L’Asst precisa che chi risulta positivo al Covid e necessita di cure, anche per patologie diverse, verrà ricoverato in una parte definita del reparto di degenza di Pneumologia. Attualmente i positivi degenti presso il Presidio di Esine sono 11 (di cui 1 per esigenze di rianimazione/terapia intensiva), a fronte di 20 posti letto disponibili per la cura della patologia. A tal proposito, precisa Galavotti, è stata effettuata una scelta precisa di continuare a garantire la cura dei malati Covid presso le strutture camune, evitando trasferimenti dei pazienti verso altri Ospedali Hub fuori dal territorio.

Inoltre, dal 29 maggio, non vi sono pazienti risultati positivi al virus ricoverati presso il Presidio di Edolo. Dopo due mesi, quindi, anche Edolo può ricominciare a programmare l’erogazione delle prestazioni in regime ambulatoriale o di ricovero. Si aggiunge il fatto che nel nosocomio edolese è in corso la riprogrammazione dell’attività chirurgica ed ortopedica, garantita grazie all’équipe di professionisti anestesisti e chirurghi e ortopedici, secondo la nuova modalità della Rete ortopedica intraospedaliera, implementata dai due Primari Gianpaolo Chitoni e Giorgio Grazioli. Quanto al Pronto Soccorso, anche quello di Edolo è tornato pienamente operativo, da lunedì 1° giugno, sulle 24 ore.

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