Nel corso dell’Ottobre in Rosa per la prevenzione del tumore alla mammella, i numeri diventano occasione di analisi e informazione per rilanciare ancora una volta l’importanza della prevenzione. Nel territorio dell’ATS della Montagna, come nel resto del Paese, il carcinoma mammario è, infatti, il tumore più diffuso nella popolazione femminile.

Nel nostro territorio si verificano mediamente, ogni anno, circa 280 casi di cancro della mammella, stando ai dati forniti da ATS, che ribadisce che la diagnosi precoce è un’arma efficacie che ha consentito negli anni di ridurre la mortalità e di migliorare la qualità della vita delle donne colpite dal tumore del seno, che è ormai diventato nella maggior parte dei casi un tumore curabile.

Il test di screening più indicato per la diagnosi precoce raccomandato dalle linee guida nazionali ed internazionali riguarda tutte le donne, di età compresa fra i 50 e i 74 anni, e consiste nell’esecuzione, con cadenza di norma biennale, di una mammografia bilaterale. Recentemente l’età di inizio dello screening è stata anticipata a 45 anni, con un intervallo di chiamata di norma pari ad un anno. Considerata l’importanza e l’efficacia di questa pratica di prevenzione lo screening mammografico è considerato un Livello Essenziale di Assistenza (LEA) e per questo offerto in maniera attiva e gratuita a tutte le donne residenti.

Nel 2021, sempre secondo i dati diffusi da ATS, il 67,2% (23.484 donne) hanno risposto all’ invito sottoponendosi a mammografia bilaterale. Di queste il 7,5% (1.775 donne) sono state avviate ad un percorso di approfondimento, che consiste in ulteriori accertamenti (ecografia, agoaspirato…) volti ad escludere o confermare la presenza di un tumore della mammella a seguito di una mammografia dubbia. Nelle donne accompagnate nel percorso di approfondimento sono stati diagnosticati 126 cancri, con un tasso di identificazione pari a 5.1 tumori diagnosticati ogni 1000 donne sottoposte ad accertamenti. Dei 126 tumori identificati allo screening 10 (8%) sono “carcinomi in situ” non invasivi che di norma dopo asportazione chirurgica si considerano guariti, e 56 sono di dimensioni inferiori ad 1 centimetro, quindi con ottime possibilità di guarigione.

I numeri descritti testimoniano l’impegno ed i risultati ottenuti con il programma di screening mammografico. Per chi volesse saperne di più c’è il Numero Verde 800.221.661 o la mail  screening.vcs@ats-montagna.it

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