La vicenda legata al Parco Garelli ad Iseo ed al posizionamento, al suo interno, di alcuni tavolini di un esercizio pubblico che si trova poco distante da esso va avanti ormai da tre anni. Ovvero da quando, nella primavera del 2020, era stato concesso l’uso dello spazio verde per consentire l’ampliamento dei plateatici previsti in virtù della necessità delle attività di riprendere a lavorare in sicurezza dopo il primo lockdown.

L’utilizzo del parco, che è di proprietà pubblica, da parte dell’esercizio è stato poi ripetuto anche nel 2021, nel 2022, ed anche quest’anno: ad inizio maggio sedie e tavolini sono ricomparsi sull’area verde, creando qualche malumore tra i residenti ed alcune associazioni del paese.

Anche la minoranza di “Progetto Iseo” era intervenuta, chiedendo lumi all’Autorità di Bacino che, nel novembre scorso, aveva confermato l’uso pubblico del parco, così come il Comune, poco dopo, aveva respinto la richiesta di utilizzo dello spazio a fini commerciali.

I privati, però, hanno risposto depositando una comunicazione di espansione del periodo di occupazione dello spazio fino al 31 dicembre, allegando un parere legale che respinge il diniego del Comune stando ad alcune disposizioni ministeriali che non distinguono aree pubbliche e demaniali.

Il Comune ha così interpellato nuovamente l’Autorità di Bacino sul da farsi, mentre “Progetto Iseo” ricorda: “Quel giardino appartiene a tutti gli iseani, alle famiglie, ai bambini, agli anziani, a chi vuol trascorrere qualche ora in serenità, ai molti turisti che si siedono sulle panchine per ammirare il lago e godersi il fresco”.

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