Durante uno dei loro controlli lungo la Riserva Naturale delle Torbiere, i volontari del Servizio di Vigilanza Ambientale di Legambiente e della Lega Abolizione Caccia, nei giorni scorsi, hanno fermato due pescatori, da poco rientrati nel porto di Clusane d’Iseo, dove entrambi risiedono, sorprendendoli con un buon numero di carpe pescate durante la stagione di divieto.

A fare notizia, però, non è solo la pesca di frodo effettuata, ma anche il fatto che i due pescatori, professionisti, rientrano tra coloro che l’ente gestore della Riserva stessa ha arruolato in questi mesi per la campagna di contenimento del pesce siluro nelle acque del lago d’Iseo.

Tra i due pescatori, rivela Bresciaoggi, ce ne sarebbe anche uno titolare di uno dei capanni galleggianti per la caccia agli acquatici che si trovavano davanti alle Lamette e che proprio la Lac era riuscita a far rimuovere. I due, ora, sono stati denunciati per pesca di specie di cui è vietata la cattura, ma anche per danno ambientale, avendo prelevato esemplari pieni di uova.

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