Nelle scorse ore un 47enne è stato arrestato dai Carabinieri dell’aliquota Radiomobile della Compagnia di Breno perché ritenuto responsabile di aver rubato energia elettrica mediante l’allacciamento abusivo a un palo della corrente nella frazione brenese di Pescarzo. All’arrivo dei militari una persona, che era all’interno dell’abitazione del 47enne, si è data alla fuga nei boschi, ma è stata rincorsa e fermata. Si trattava di un 21enne albanese, giunto in Italia da meno di un mese.

Durante il sopralluogo, i carabinieri hanno scoperto che era stato realizzato uno scavo interrato lungo tutto il perimetro del giardino della villa e vi erano stati fatti passare dei cavi elettrici collegati abusivamente ad un palo della luce dell’Enel. L’ingegnoso progetto serviva ad alimentare due grosse serre che il camuno aveva allestito all’interno di due distinti piani della propria abitazione.

Tutto era pronto per la coltivazione della marijuana: impianti di areazione, irrigazione, 150 lampade, ventilatori, vasi, concime e tutto il materiale che in un paio di mesi avrebbe consentito di produrre un ingente quantitativo di “erba”. Erano state addirittura sigillate tutte le finestre per favorire l’effetto serra.

I costi di gestione della corrente necessaria ad alimentare una serra di questo tipo si aggirano sui 50mila euro, e per questo motivo l’uomo aveva deciso di ovviare al problema rubando l’energia dal palo della luce. Il camuno è stato arrestato per furto aggravato mentre il giovane albanese è stato denunciato per concorso. L’arresto è stato convalidato e, anche vista l’assenza di precedenti, all’arrestato non è stata applicata alcuna misura cautelare in attesa del processo.

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