Anas grande assente nel contesto difficile che sta vivendo la viabilità camuna? Le strade statali di montagna sembrano abbandonate a sé stesse in questo interminabile ponte dell’Immacolata in cui sono state invase da tantissima neve.

Non bastava il tira e molla fatto al Tonale, chiuso sabato, riaperto nel primo pomeriggio di domenica per tornare di nuovo intransitabile in tarda serata e poi ancora percorribile lunedì mattina e chiuso da entrambi i versanti da mezzogiorno in poi, sempre di lunedì 7 dicembre.

Nel giorno dell’8 dicembre si è creata un’altra falla, ma lungo la ss 39 dell’Aprica: l’eccezionale nevicata ha appesantito i rami delle piante a lato carreggiata, che rischiavano di strapparsi e necessitavano di essere tagliati. Però, dal mattino fino alle 13:00 Anas non è intervenuta. Solo la mobilitazione dei Vigili del fuoco del distaccamento di Edolo, con la Protezione Civile di Corteno Golgi e la Polizia dell’Unione dei Comuni delle Alpi Orobie Bresciane, ha permesso di liberare e mettere in sicurezza la strada statale che unisce la Vallecamonica alla Valtellina.

A denunciare il disservizio dell’Azienda Nazionale è il primo cittadino di Corteno, Ilario Sabbadini, che si è sfogato sui social, senza tralasciare di ringraziare chi invece si è attivato per i lavori necessari. “Nel primo pomeriggio la sala operativa, dopo avermi sentito urlare, mi prometteva una squadra di pronto intervento, mai pervenuta!” scrive il sindaco cortenese su Facebook.

“Alle 14:30 dai piani alti mi comunicavano che l’appalto delle manutenzioni non è ancora stato affidato e che perciò nessuno poteva intervenire” denuncia Sabbadini facendo riferimento al paradosso legato all’appalto di manutenzione della statale dell’Aprica: da metà novembre all’impresa Piantoni di Schilpario, che eseguiva da anni la manutenzione del versante camuno, è subentrata una ditta di Cosenza che ha vinto il nuovo bando Anas.

Lo stesso Sabbadini ironizza (ma non troppo): “Credo che da Cosenza non sarebbe stato agile raggiungere Corteno”. La questione dell’appalto alla ditta calabrese è al vaglio degli amministratori camuni dell’alta Valle, che hanno chiesto ad Anas chiarimenti e maggiori garanzie in merito.

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