Oltre alle mostre permanenti, di durata più o meno lunga, che allieteranno l’estate culturale della Vallecamonica, ne vanno segnalate anche due itineranti, che o hanno già fatto tappa sul nostro territorio o si apprestano a debuttare in terra camuna.
A Pisogne, ad esempio, da sabato scorso è possibile visitare “Gabbia‧no”, una mostra nata dalla pagina Facebook “Semi d’arte terre creative” dove, durante il lockdown, cinquantadue tra pittori, scultori, grafici e poeti hanno condiviso le proprie opere.
Trentasei di loro hanno poi aderito all’idea di portare quanto pubblicato al centro di una mostra itinerante, che dopo Pisogne (dove resterà fino al 25 luglio) si sposterà a Casazza e Gromo, nella Bergamasca, a testimoniare il legame tra Brescia e Bergamo, unite nella sofferenza durante la pandemia e future Capitali della Cultura nel 2023.
A Gorzone di Darfo, invece, farà tappa dal 17 luglio (e vi rimarrà fino a fine mese) la mostra fotografica “Castelli, fantasmi, leggende”, curata da Salvatore Attanasio: il progetto prevede di raccontare tramite quindici immagini alcune leggende legate ai castelli della provincia, che si possono leggere ed ascoltare sul sito ufficiale della mostra.
Il 76enne Attanasio racconterà la leggenda del “pozzo tagliente”, secondo cui un rampollo dei Federici ogni vigilia di Natale soleva rapire le ragazze più belle del villaggio, abusarne e poi gettarle in un pozzo pieno di lame, lasciandole in agonia. La mostra poi si sposterà a Soncino e Pandino, con la speranza da parte dell’autore di poter arrivare a scattare delle foto anche nelle segrete del castello di Brescia.