Il progetto “Pisogne Borgo d’arte contemporanea”, che punta a far diventare il Comune che si affaccia sul lago d’Iseo un vero e proprio hub artistico-culturale, dopo aver sfiorato in estate le 10mila visite tra Mirad’Or e la chiesa di Santa Maria delle Nevi, rilancia anche in autunno inoltrato con una nuova esposizione.
Protagonista, questa volta, è Edoarda Emilia Maino, in arte Dadamaino, di cui quest’anno ricorre il ventesimo dalla scomparsa. Da sabato 2 novembre a domenica 8 dicembre Mirad’Or e chiesa di Santa Maria delle Nevi ospiteranno “L’alfabeto della mente”, mostra curata da Flaminio Gualdoni ed
in collaborazione con l’Archivio Dadamaino di Somma Lombardo (VA).
L’artista milanese, tra le protagoniste dell’arte italiana del secondo Novecento, sarà al centro di una raccolta di opere che ne documentano la ricerca artistica degli anni Settanta e Ottanta. Dopo l’eccidio nel campo profughi palestinese di Tell al-Za’tar, in Libano, Dadamaino fu così sconvolta che tracciò con un dito sulla sabbia una serie di segni cruciformi, una forma di protesta muta e impotente di fronte all’orrore.
Nasce, in quel momento, l’Alfabeto delle mente (da cui prende il nome la mostra): un ciclo di opere su fogli e tela di piccole e grandi dimensioni tracciati da un unico segno che si ripete in modo ossessivo. Una sorta di lettera inventata, codice di un linguaggio personale indirizzato alla sofferenza dell’umanità, di qualsiasi natura e proporzione.
Negli anni l’artista ha individuato sedici “lettere” che elaborano una sorta di scrittura non intellegibile. Dadamaino descrisse la sua ricerca definendola “scrittura della mente, della mia: fatta di linee ora dense e marcate ora impercettibili e saltellanti […] sensibili alla pressione della mano che libera, corre e traccia senza premeditazione. Ma è chiaro che se la mano è guidata dalla mente, in questo caso lo è dall’inconscio“.
Nella chiesa di Santa Maria delle Neve saranno esposte tre grandi carte, sempre in dialogo con gli affreschi del Romanino, mentre altri lavori di dimensioni differenti occuperanno il Mirad’Or. La mostra, promossa dal Comune con il sostegno di Stucchi Servizi Ecologici, sarà visitabile ad ingresso libero al Mirad’Or il venerdì dalle ore 15:00 alle 18:00 ed il sabato e la domenica dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle ore 15:00 alle 18:00, mentre nella chiesa di Santa Maria della Neve dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle 18:00, inclusi i festivi.