Un rinvenimento misterioso nei pressi della Pieve di Pisogne. Qualche giorno fa, durante gli scavi per la realizzazione di una palazzina, sono stati trovati i resti di uno scheletro. I sondaggi erano stati ordinati dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici di Brescia proprio per la possibilità, data la vicinanza con l’edificio religioso, della presenza di evidenze archeologiche.
Il rinvenimento, un teschio e alcuni arti in posizione fetale, era a due metri sottoterra. Probabilmente si tratta dello scheletro di un uomo, con una fibbia in ferro nelle vicinanze. Da una prima stima il reperto sarebbe collocabile tra il medioevo e il periodo romanico. La posizione fetale non spiegherebbe però una sepoltura, che normalmente veniva effettuata in posizione supina.
Su questo aspetto potranno dire di più le analisi: le ossa sono state prelevate e trasportate a Brescia, dove saranno sottoposte a verifiche più approfondite. Il cantiere però non è stato fermato: lo scavo completo dell’area non ha fatto emergere altre evidenze archeologiche e la Sovrintendeza ha dato il via libera ai lavori.