Durante la quarantena sono state numerose, purtroppo, le attività commerciali che si sono trovate di fronte ad un vero e proprio tracollo economico ed alla conseguente chiusura definitiva. Ce ne sono state altre, però, che sono riuscite a resistere agli effetti della pandemia e non solo a continuare a lavorare, ma anche a non subire perdite.

L’Associazione Italiana Editori ha realizzato uno studio proprio su queste attività, scoprendo che in tutta Italia sono state 17, di cui tre in Lombardia. Tra queste, ce n’è anche una camuna: si chiama Cartolandia, ed è una cartolibreria che si trova a Pontedilegno. Il suo gestore, il giovane Francesco Cimadon, l’ha presa in gestione tre anni fa dalla zia che la gestiva dal 1989.

Al momento della chiusura a marzo, il 25enne non si è perso d’animo, e si è dato da fare come poteva, ovvero con le consegne a domicilio. Come raccontato da lui stesso al Giornale di Brescia, Francesco si recava in negozio due volte a settimana per preparare gli ordini che poi consegnava: libri, matite e quaderni, ma anche fotocopie di compiti, documenti per gli avvocati e le tanto famose autocertificazioni.

Due mesi in cui è stato al servizio sia dei dalignesi che di coloro che, a fine febbraio, si trovavano nelle loro seconde case ed hanno deciso di non rientrare in città. La sua intraprendenza gli ha così permesso di coprire le spese e non avere perdite, ottenendo anche, appunto, una citazione nello studio dell’Associazione Italiana Editori.

[Foto da Giornale di Brescia]

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