Gli alpini hanno nuovamente dato dimostrazione di amore e passione per la montagna anche nel fine settimana appena trascorso durante cui, con condizioni meteo non proprio favorevoli, sono riusciti a gestire nel migliore dei modi l’attesissima cerimonia di consegna del Premio Fedeltà alla Montagna, che quest’anno è andato al camuno Gianni Morgani di Valle di Saviore dell’Adamello.

Una cerimonia che si è tenuta domenica mattina, dopo la celebrazione della Messa da parte di don Angelo Marchetti, davanti ad un nutrito pubblico, composto non solo da semplici cittadini e cittadine, ma anche dai rappresentanti delle autorità, come Sandro Bonomelli (presidente della Comunità Montana), Emanuele Moraschini (alla guida della Provincia di Brescia), Ettore Prandini (presidente nazionale di Coldiretti) e, ovviamente, tanti, tantissimi alpini, soprattutto camuni, capitanati da Ciro Ballardini, presidente della sezione locale.

Proprio alle penne nere il Comune di Saviore dell’Adamello ha consegnato, venerdì pomeriggio, la cittadinanza onoraria, gesto che ha dato il via ad un fine settimana di festa culminato domenica con la sfilata lungo le vie del paese e con la consegna del Premio da Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione Nazionale degli Alpini, a Morgani.

“Alpino fortemente legato al territorio, alle tradizioni di famiglia e alla vita associativa, presente e attivo nella vita sociale della comunità partecipando alla manutenzione del territorio”, si legge nella motivazione, “vive e lavora con impegno, cogliendo le opportunità che si presentano per accrescere la passione per la montagna. E’ un valido esempio di alpino e di uomo attaccato ai principi dell’impegno e solidarietà alpina, oltre che amore-passione per la propria terra”.

Morgani, gestore di un’azienda agricola e della malga Bos, ha ritirato il premio affiancato dalla moglie Moira e dai figli Daniele e Mirko e circondato dall’affetto di amici, alpini e compaesani, che non dimenticheranno facilmente questa giornata in cui neanche il maltempo ha fermato la passione delle penne nere per la montagna. Ma questo già lo sapevamo.

[Foto di Giò Moscardi]

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