C’è anche una scuola tra i vincitori del Premio Miglior Orto Alpino e Prati di Sfalcio, indetto -così come negli anni scorsi- dal Parco dell’Adamello e della Comunità Montana. Un premio che, nel corso delle sue edizioni, ha puntato a “valorizzare le tradizioni locali ed il rapporto degli abitanti con la natura coltivata”.

Un rapporto che quest’anno è arrivato anche nelle aule di una scuola: tra i sei premiati, tutti ex-aequo, c’è stata anche la Scuola primaria di Borno ed Ossimo, che ha presentato il progetto “Orto mio che passione”, tramite cui le sementi consegnate dai nonni ai nipoti hanno consentito di realizzare un orto didattico e di educare i bambini a diventare “custodi di un patrimonio inestimabile”.

Gli altri premiati (annunciati una settimana fa presso l’Università della Montagna di Edolo), invece, sono Francesco Grola di Capo di Ponte, Maurizio Perini di Saviore dell’Adamello, Claudia Vertua di Andrista di Cevo, Claudia Calvetti di Paisco Loveno e Giulia Trotti di Monno.

Altri cinque partecipanti, invece, hanno ottenuto una menzione speciale: sono Laura Ducoli di Breno, Marinella Mossini di Monno, Francesca Menolfi di Breno, Domenico Angeli di Ono San Pietro e Gabriel Gaverbi di Berzo Demo.

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