Un assaggio di ciò che sarà il Museo dedicato a Franca Ghitti sarà inaugurato il 23 settembre. Da qualche giorno c’è fermento a Darfo per l’arrivo delle prime 30 opere nell’ex Conventone, che stanno trovando spazio nella sala di 100 mq situata al piano terra. Si tratta di una selezione di lavori che rappresentano tutte le fasi creative dell’artista camuna, nata ad Erbanno e apprezzata anche a livello internazionale per le sue opere, che si ispirarono in particolar modo ai segni della Vallecamonica.
Il Museo permanente sarà pronto nel 2025, nei locali oggi occupati dal Liceo musicale, che a sua volta verrà trasferito in altri spazi grazie al progetto del settore Istruzione della Provincia. Il curatore dell’allestimento è Fausto Lorenzi, che ha pensato a un percorso che ripercorre tutte le fasi artistiche della Ghitti: la sua formazione grafico pittorica, il lavoro fatto sulle incisioni rupestri, il ferro, ma anche l’apertura ad altre culture e i viaggi in giro per il mondo.
Un progetto a cui aveva lavorato la passata amministrazione darfense e di cui si sta occupando ora l’attuale, possibile grazie alla concessione delle opere in comodato dall’erede universale di Franca Ghitti, Maria Luisa Ardizzone, attraverso il protocollo d’intesa tra Comune di Darfo, Comunità montana, la Fondazione e la stessa erede. Previsto, in concomitanza con la giornata di inaugurazione, un convegno che ospiterà studiosi internazionali chiamati a confrontarsi sulla scultrice e sulle sue opere.