L’ambizioso progetto di restauro delle Capèle di Cerveno prosegue, ora con un importantissimo contributo in più già annunciato nell’estate scorsa ed ora ufficializzato. Nella cornice di Palazzo Broletto a Brescia venerdì sono stati presentati gli otto “progetti emblematici” bresciani selezionati da Fondazione Cariplo e destinati a ricevere un contributo di ben un milione di euro a testa per il loro sviluppo. Tra questi, uno è proprio il restauro del Santuario della Via Crucis di Cerveno.

Gli otto milioni di euro sono stati messi a disposizione da Fondazione Cariplo (5 milioni) e Regione Lombardia (3 milioni), a favore di progetti su tutto il territorio bresciano caratterizzati da alta complessità organizzativa, strutturale ed economica e capaci di affrontare problemi specifici di un territorio. A curare la selezione, la Fondazione della Comunità Bresciana.

Come detto, l’arrivo di una somma così grande per il restauro del capolavoro di Beniamino Simoni (di cui si sta occupando il Consorzio Indaco) era già stato confermato ad agosto: il milione di euro servirà per concludere l’intervento sulla Capèle rimanenti, che dovrà avvenire nell’arco dei prossimi tre anni. “Ora sarà nostra responsabilità far fruttare, non in termini economici, ma in termini di ricchezza culturale, coesiva e sociale delle comunità”, dichiara il Comune di Cerveno.

“I progetti emblematici”, ha detto Giovanni Fosti, presidente della Fondazione Cariplo, “sono un’occasione per il territorio di fare sistema nella visione e nella costruzione del proprio futuro. Grazie alle importanti risorse messe a disposizione, Fondazione Cariplo intende sostenere lo sviluppo di progetti molto significativi per la comunità bresciana, che avranno la capacità di generare valore in ambiti prioritari come l’arte e la cultura, i servizi alla persona, l’ambiente e la ricerca”.

I restauratori, intanto, fanno sapere che, conclusa l’opera sulla VI e IX Stazione, si continua a lavorare su quelle rimanenti, sulle pareti del Santuario e sulla volta della Scala Santa. Per questo le visite sono state sospese fino a nuove comunicazioni.

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