Nel marzo scorso la Pro Loco di Edolo e il Comune erano stati perquisiti dalla Guardia di Finanza per presunte irregolarità di gestione segnalate da un esposto anonimo, che evidenziava rapporti non chiari tra i due enti.

In totale dall’agosto 2014 l’Amministrazione edolese ha trasferito circa 400mila euro alla Pro Loco.

Le Fiamme gialle hanno così analizzato i contributi elargiti dal Municipio al sodalizio per la gestione degli eventi estivi e le fatture dei pagamenti ai fornitori da parte della stessa Pro Loco. Dopo le verifiche, l’unico errore individuato sarebbe stato compiuto con un pagamento in contanti superiore a 1.000 euro, cifra massima stabilita per legge, che è costato una sanzione amministrativa di 30 euro alla Pro Loco.

Il caso che ha agitato Edolo si è chiuso quindi senza alcuna notifica: nessun amministratore o volontario è stato coinvolto in inchieste o è accusato d’aver commesso reati penali.

Il sindaco Luca Masneri e il capogruppo di minoranza Cristian Ramus hanno ingaggiato un “botta e risposta” sul Giornale di Brescia. Da una parte il primo cittadino che afferma: “Dalle indagini nulla è emerso dal punto di vista penale. Non c’è stata alcuna mala gestione di fondi pubblici. Noi abbiamo semplicemente tenuto fede al nostro programma: trasferire ogni anno 110mila euro alla Pro loco per le iniziative turistiche”.

Dall’altra il gruppo di minoranza, accogliendo positivamente l’esito dell’indagine della Finanza, commenta: “Al di là delle indagini resta il fatto che la Pro loco è solo uno strumento finanziario in mano al Comune, non un’associazione di promozione. Perché a Edolo non c’è bisogno della Pro loco, visto che il tessuto associativo è già molto ricco”.

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