Nella nuova udienza sul caso dell’omicidio di Carol Maltesi che si è tenuta lunedì scorso davanti alla Corte d’Assise di Busto Arsizio la parola è passata alla difesa, dopo la richiesta fatta nell’udienza precedente dalla Procura di condannare Davide Fontana, reo confesso dell’omicidio, alla pena dell’ergastolo con due anni di isolamento diurno ed al risarcimento al figlio ed a genitori della vittima per un totale di tre milioni di euro.
Gli avvocati di Fontana chiedono che cada la premeditazione, in quanto tra Fontana e Maltesi ci sarebbero stati degli accordi per realizzare dei video, e quindi la vittima non sarebbe finita in una trappola del suo assassino. La difesa ha ricordato che Fontana, da quando ha confessato l’omicidio, ha sempre collaborato, motivo per cui sono state chieste le attenuanti generiche.
Durante l’udienza ha preso la parola anche l’imputato, che ha ammesso di soffrire ogni giorno per quello che ha fatto, tornando a chiedere scusa alla famiglia della vittima ed al figlio. Fontana, dopo aver ucciso Maltesi, aveva nascosto il corpo a pezzi in un congelatore e solo dopo se ne era disfatto gettandolo dentro alcuni sacchi neri a Paline di Borno.