“Un sogno”: è stato definito così da Enzo Simoni, sindaco di Provaglio d’Iseo, lo storico accordo che porterà il Monastero di San Pietro in Lamosa ad essere gestito da quattro enti. Da una parte la parrocchia ed il Comune, proprietari della struttura; dall’altra la Fondazione Culturale San Pietro in Lamosa e gli Amici del Monastero, le due associazioni che si occupano della gestione degli eventi al suo interno.

Il primo effetto di questo accordo saranno le visite guidate, gestite dai volontari delle due associazioni i pomeriggi dei fine settimana, e la possibilità di collegare le varie parti della struttura, oggi divise. Tra le prime idee, quella di un biglietto d’ingresso unico, una cifra simbolica che permetta ai visitatori di ammirare tutte le parti del Monastero, che include la chiesa, il chiostro, la cappella funeraria, la sala dei disciplini e l’auditorium, la Sala Bettini e la colombaia. Un’altra idea che i quattro gestori potrebbero applicare sarebbe anche quella di coinvolgere l’ente gestore della Riserva delle Torbiere, su cui si affaccia il Monastero.

Share This