Si fa sempre più concreta l’ipotesi delle larghe intese per l’elezione del prossimo presidente della Provincia di Brescia, che avverrà il 29 gennaio. Mercoledì, dopo una riunione-fiume di sette ore, centrodestra e centrosinistra si sono accordati sul nome già circolato nei giorni scorsi del camuno Emanuele Moraschini.

Sarà quindi il sindaco di Esine l’unico candidato che sindaci e consiglieri bresciani troveranno sulla scheda per eleggere il successore di Samuele Alghisi. Un accordo giunto, come detto, dopo una lunga riunione: il nome di Moraschini è stata avanzato da Fratelli d’Italia tramite Diego Zarneri, coordinatore provinciale del partito, ed ha trovato il consenso di quasi tutte le parti.

L’unica perplessità sarebbe giunta da Forza Italia, che teme che un accordo di questo tipo possa generare un blocco per eccessive differenze di vedute nel momento in cui si dovranno prendere decisioni per il territorio. Ma Forza Italia non vuole neanche rompere il fronte del centrodestra, motivo per cui nelle prossime ore si lavorerà per fugare ogni dubbio.

Il prossimo passo, quindi, sarà elaborare un programma che vada bene a tutte le parti. Domenica e lunedì si dovrà depositare il nome di Moraschini come candidatura in Broletto: per farlo serviranno le firme di almeno 387 tra sindaci e consiglieri aventi diritto al voto.

In tutto, il 29 gennaio, saranno chiamati a votare nell’unico seggio della provincia allestito in via Gambara a Brescia 2.577 sindaci e consiglieri in carica. Il capo del Broletto dovrebbe così tornare ad essere camuno: prima di Alghisi in carica c’era infatti Pier Luigi Mottinelli, anche lui eletto con un’intesa bipartisan.

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