Ad inizio mese la comunicazione che sembrava porre fine al caso; nei giorni scorsi, invece, un’altra comunicazione sembra riaccendere qualche barlume di speranza. Stiamo parlando del Punto Nascite di Iseo, sulla cui riapertura nelle settimane scorse l’Assessorato regionale al Welfare si era espresso in maniera definitiva, decretandone ufficialmente la chiusura a causa dei mancati requisiti necessari (vale a dire un numero troppo basso di nascite annuali).
Letizia Maria Brichetto Arnaboldi, vicepresidente della Giunta Regionale, ha invece riaperto la partita, sostenendo che “Regione Lombardia non ha ancora deliberato la chiusura del Punto Nascite; l’attività risulta per ora solo sospesa, su richiesta dell’Asst Franciacorta, a seguito di interventi riorganizzativi e della ricollocazione delle risorse disponibili, in conseguenza dell’emergenza sanitaria”.
Tornano a sperare, insomma, i settemila residenti nel Sebino che hanno firmato la petizione presentata un anno fa da un Comitato nato apposta per salvare il presidio. Anche Marco Ghitti, sindaco di Iseo, si dice ottimista, chiedendo aiuto ai sindaci dell’Anci per far sì che sia rivisto il Decreto Ministeriale 70 sul numero minimo delle nascite.
Sulla questione è intervenuto, infine, anche il Circolo di Legambiente del Basso Sebino, che con una nota invita a seguire l’esempio di Luca Zaia, governatore del Veneto, che ha riaperto il Punto Nascite di Portogruaro per motivi turistici: Iseo, in quanto località turistica, potrebbe quindi avere ancora qualche possibilità di vedere riaperto il proprio Punto Nascite.