Siamo al quarto giorno di ricerche di Chiara Mercedes Lindl, la 20enne tedesca scomparsa nelle acque del lago d’Iseo da venerdì scorso, mentre si trovava in vacanza. Neanche la giornata di lunedì è servita a ritrovare la giovane, caduta da un motoscafo su cui si trovava con alcuni amici, tra cui la 23enne ora indagata per una manovra che avrebbe effettuato sul mezzo e che avrebbe provocato la caduta di Chiara.

Lunedì, sul Sebino è giunto direttamente da Roma un sonar da ricerca, capace di effettuare una scansione precisa dei fondali: l’azione dei vigili del fuoco sommozzatori e dei sub di Monte Isola si è concentrata in particolare nell’area tra la Lucchini di Lovere, la località Gre di Solto Collina e Toline di Pisogne.

Una volta effettuata la scansione, toccherà ad un robot teleguidato a distanza e con braccia meccaniche scandagliare il lago. Intanto a Pisogne (dove è stata allestita l’unità di crisi locale) sono giunti i familiari di Chiara, accolti da Federico Laini, sindaco del paese, che ha messo a loro disposizione un appartamento. Proseguono anche le indagini per chiarire la posizione dell’amica: su di lei, oltre al fatto che non avesse la patente nautica idonea per guidare il motoscafo, anche il fatto che sia risultata positiva all’alcoltest.

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