Si è svolta giovedì pomeriggio a Brescia la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica italiana, concesse dal Capo dello Stato, come ogni anno. Si tratta di un ufficiale e di 40 nuovi cavalieri bresciani, di cui quattro giunti in città dalla Vallecamonica per ritirare l’ambito riconoscimento nell’auditorium San Barnaba, consegnato dal Prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà.
Come sottolineato nel corso della cerimonia, tra i nuovi cavalieri anche quest’anno ci sono molte persone che svolgono o hanno svolto la professione sanitaria: si tratta di un riconoscimento all’enorme sforzo che negli ospedali della nostra provincia, uno dei territori più duramente colpiti dalla pandemia, è stato profuso per combattere il Covid.
Una delle figure simbolo per la Vallecamonica in tal senso è stata ed è Stefania Bellesi, responsabile della Promozione alla salute dell’Ats della Montagna, premiata come cavaliere al merito della Repubblica. Accompagnata dal sindaco di Malegno, suo paese di residenza, Paolo Erba, che l’ha definita “punto di riferimento fondamentale che ci ha aiutato ad uscire in piedi dai terribili mesi del Covid”.
Un altro camuno insignito è stato Giovanni Domenico Melotti, di Breno, che fin da subito, nei drammatici momenti di inizio pandemia si è trovato, come unico Fisioterapista respiratorio del reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Valle Camonica, a Esine, affiancato da una Logopedista e da un collega in formazione, in prima linea sui pazienti più compromessi. Anche Melotti era affiancato dal sindaco del suo paese, Alessandro Panteghini.
Da Darfo, accompagnato dal sindaco Dario Colossi, è salito sul palco per l’onorificenza l’Appuntato scelto Qualifica Speciale Francesco Carbone, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bergamo. L’altro camuno insignito dell’onorificenza è mons. Mario Rebuffoni, originario di Braone e tutt’ora residente nel paese della media Valle e perciò accompagnato dal sindaco Sergio Mattioli: mons. Rebuffoni nella sua vita ha prestato servizio come cappellano militare, poi è partito per il Brasile dove ha costituito l’associazione Sao Francisco onlus.