Un mese fa la minaccia da parte dei suoi rapitori di uccidere Sergio Zanotti, l’imprenditore 56enne di Marone scomparso dall’aprile dello scorso anno dopo un viaggio d’affari in Turchia, di cui non si hanno più notizie. L’ennesimo ultimatum era stato consegnato via messaggio quattro giorni prima dello scadere.
A essere contattata era stata l’ex compagna dell’uomo. Una esecuzione minacciata a più riprese dal gruppo che terrebbe ostaggio l’imprenditore bresciano. Prima a novembre, nel video appello in cui Zanotti appariva in ginocchio tra gli ulivi con una tunica bianca, i rapitori per voce dell’uomo chiedevano un contatto con le autorità italiane per evitarne la morte.
Pochi mesi più tardi un fantomatico Abu Jihad avrebbe ribadito la minaccia. A maggio l’imprenditore appariva in un secondo video in manette e inginocchiato tra due uomini incappucciati. Ora non si hanno più notizie: particolare anomalo in una storia che si trascina da un anno e tre mesi senza trovare una via di soluzione.