Quello che ha portato le squadre del Soccorso Alpino a recuperare il corpo senza vita di Martina Mendeni è solo uno dei quattro interventi effettuati negli ultimi due giorni dalla stazione di Breno della V Delegazione Bresciana del Soccorso alpino.

Due gli interventi di mercoledì: quello in mattinata, per il recupero di un cacciatore di 74 anni di Sale Marasino che aveva avuto un malore mentre si trovava in località Forzone, a 800 metri di quota. Il medico dell’équipe sanitaria dell’elisoccorso di Brescia ha constatato il decesso, poi la salma è stata trasportata a valle con il fuoristrada del soccorso alpino.
Nel pomeriggio un altro intervento, in località Colle San Zeno di Pisogne, a 1400 metri di quota, perchè una donna di 62 anni non aveva fatto rientro a casa dopo essere uscita in cerca di funghi. Attorno alle 18:00 sono scattate le ricerche, che hanno coinvolto sia la stazione Cnsas di Valle Trompia che le squadre di Breno. Fortunatamente poco dopo la signora è rientrata, illesa.

Giovedì altre due operazioni: poco dopo mezzogiorno a Bienno, per la tragedia in località Moiete, lungo il sentiero per il colle di San Glisente, dove Martina Mendeni è caduta in una zona molto impervia e ha perso la vita. Il corpo è stato recuperato dall’elisoccorso di Brescia con l’ausilio delle squadre territoriali del Cnsas e portato all’ospedale di Esine.

Verso le 14:00 di giovedì, in territorio di Darfo, per un malore in montagna, nella zona di malga Cauzzo, verso località Cervera, sono intervenuti i tecnici del Soccorso alpino di Breno, poi fatti rientrare, e l’elisoccorso, questa volta decollato da Bergamo, che ha preso in consegna un 65enne di Piazze di Artogne, che si era sentito male accasciandosi a terra. È stato trasferito all’ospedale Civile di Brescia: le sue condizioni vengono definite molto gravi dai medici.

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