Il sesto report a cura dell’Osservatorio Sindacale della Cgil Vallecamonica-Sebino registra, per il 2020, una situazione lavorativa di stasi nella provincia di Brescia. La pandemia, fanno sapere Gabriele Calzaferri, segretario generale della Cgil Vallecamonica-Sebino ed Osvaldo Squassina, responsabile dell’Osservatorio sindacale, ha paradossalmente attenuato la chiusura di imprese e la conseguente diminuzione di rapporti di lavoro.

L’attesa di eventuali ristori, di incentivi europei alle imprese, ma anche il ricorso alla Cassaintegrazione ed il blocco dei licenziamenti hanno rallentato un fenomeno che in realtà è iniziato dieci anni fa. Ecco che, quindi, in Provincia di Brescia gli avviamenti al lavoro, rispetto al 2019, calano di 27.397 unità (14%), anche se si registra un saldo positivo di 15.904 unità; l’aumento dei contratti di lavoro riguarda solo il comparto delle Costruzioni e dell’Agricoltura.

La Cgil, inoltre, sottolinea che il numero dei rapporti di lavoro avviati o cessati non corrisponde al numero di persone che hanno trovato lavoro, dal momento che una persona potrebbe avere più contratti.

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