Dopo la valanga di grosse proporzioni (foto) che si è staccata sabato dal monte Trabucco invadendo la strada provinciale e la Via dell’Amicizia e lambendo le abitazioni di Campolaro di Bienno, domenica mattina il nivologo Federico Rota è salito con l’elicottero per un sopralluogo, constatando che soprattutto la zona delle Viurche ha registrato altri fenomeni di distacco.

La strada provinciale resta chiusa, così come la vasp che da Nodano scende a Salice e da lì risale verso Campolaro. Un percorso che sabato ha consentito ai mezzi di soccorso di raggiungere la zona della valanga ed effettuare le ricerche dispersi, ma che non può essere utilizzata per far arrivare i mezzi necessari per spostare la neve della valanga dalla 345. Di conseguenza, l’azienda agricola Flelli rimarrà isolata, ma il Comune ha già garantito che si adopererà per portare le scorte di fieno necessarie agli animali.

All’indomani dell’ordinanza comunale è stato attivato un presidio dei carabinieri forestali e dei gruppi di protezione civile della media Valle per impedire che curiosi, proprietari di seconde case e sciatori si avventurassero verso Campolaro.

Il nivologo della Provincia ha effettuato in mattinata un sorvolo anche sulla Valle di Lozio, dove si sono staccate quattro valanghe, tre sopra l’abitato di Villa, dalla Valle del Gè, del Re e dalla Valle delle Streghe, arrivando a poca distanza dalle case, e una sopra Sommaprada, dalla Valle Derina. La situazione è sotto controllo.

Monitorato ma tranquillo anche il fronte valanghivo della Concarena, sopra Ono San Pietro. La neve è ferma poco più a monte del briglone del torrente Blé e completamente in alveo.

Il grado di rischio per pericolo di valanghe resta arancione anche per la giornata di martedì 26 gennaio.

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