Corteno Golgi, Valdés e Petilla de Aragón sono tre borghi rurali che hanno dato i natali a dei premi Nobel per la Medicina: rispettivamente a Camillo Golgi, Severo Ochoa, e Santiago Ramony Cajal. Prima della pandemia era stata ufficializzata la “Rete europea dei paesi dei Nobel” con un viaggio a Pamplona, a inizio 2020, del sindaco Ilario Sabbadini. Poi tutto si è inevitabilmente interrotto.

Finalmente è arrivato il momento, per Corteno, di riallacciare i rapporti con i suoi omologhi spagnoli e proseguire nella costruzione del progetto. Nei giorni scorsi il sindaco di Corteno Ilario Sabbadini è stato a Luarca, ospite del sindaco di Valdés Óscar Pérez Suárez, in occasione dell’assegnazione della menzione di “Pueblo ejemplar” a Cadavedo, frazione di Valdés, di cui Luarca è il capoluogo. Nella delegazione era presente anche il sindaco Florentino Aguas Arilla del comune di Petilla. L’incontro, in cui Sabbadini ha rappresentato Corteno e quindi il “suo” Nobel Camillo Golgi, si è svolto alla presenza dei Reali di Spagna, a cui il sindaco camuno ha potuto stringere la mano con emozione.

I tre primi cittadini hanno deciso che il prossimo anno verranno firmati gli atti del gemellaggio, quando in Vallecamonica faranno visita le delegazioni di Valdés e di Petilla.

Gli obiettivi sono ambiziosi: collegare i paesi rurali europei che hanno dato i natali a un premio Nobel, valorizzando la figura di ciascun Nobel attraverso la promozione congiunta di eventi di divulgazione scientifica, culturale, educativa e turistica, oltre a organizzare sia incontri sul turismo culturale basati sulla diffusione scientifica sia attività di promozione e sviluppo dell’ambiente rurale per combattere lo spopolamento dei territori.

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