Appare sempre più improbabile la data del 7 gennaio per la riapertura degli impianti di sci. Ieri il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha inviato una lettera ai ministri Boccia e Speranza chiedendo di spostare la ripartenza al 18 gennaio.
“Allo stato attuale, causa anche il recente andamento epidemiologico a livello internazionale che non ha agevolato l’assunzione delle necessarie decisioni, si ritiene non ricorrano le condizioni tali da consentire iniziative e azioni programmabili per permettere l’apertura degli impianti il 7 gennaio” si legge.
Immediata la replica di Anef, Associazione nazionale esercenti funiviari, che in Lombardia conta 27 comprensori associati. “Abbiamo accolto le richieste del comitato tecnico scientifico – spiega Massimo Fossati, presidente regionale Anef – Sono stati adeguati i protocolli. Quello che chiediamo è una data sicura. Se dovrà essere il 18 gennaio va bene, purché sia formalizzata in tempo utile. A mettere in ginocchio il comparto è l’incertezza” afferma Fossati.
Intanto in alta Vallecamonica, nel principale comprensorio sciistico, quello di Pontedilegno – Tonale, è già stata acquisita la app Qoda (utilizzata quest’estate anche dal grande parco di Gardaland) che consente di gestire e contingentare gli accessi agli impianti. L’applicazione indirizzerà gli utenti sull’area di accesso e permetterà di prenotare giorni e orari in cui si vuole sciare.