Il Tar ha ritenuto infondato il ricorso contro la fusione tra Bienno e Prestine presentato un anno fa da 58 tra biennesi e prestinesi.
Nel ricorso si sollevavano presunte irregolarità di convocazione dei residenti all’estero da parte del Comune di Prestine per la partecipazione al referendum in cui di decise per il sì alla fusione per incorporazione di Prestine con Bienno.
Il Tribunale amministrativo ha stabilito che tutte le norme sono state rispettate, e il caso, sollevato dagli ultimi scontenti detrattori della fusione, si chiude.
Ora in Valle gli occhi sono puntati su Vione, Temù e Ponte di Legno, che la prossima settimana dovranno scegliere, anch’essi con un referendum, se diventare un unico comune (Ponte di Legno). Domenica 24 settembre alle 21 si terrà un confronto pubblico tra gli schieramenti del sì e del no.