Era il giorno dell’Epifania del 2020 quando sulle montagne di Berzo Demo venne completamente distrutto dalle fiamme il Rifugio “Ai caduti di tutte le guerre” di località Loa. Dopo la conta dei danni si era subito parlato di ricostruzione della struttura posta a quota 1170 metri e di proprietà del Comune. 

Il rogo sarebbe scaturito per un corto circuito dall’interno del Rifugio, che era in gestione al malonnese Marco Rocca. In quota restano ancora le macerie, poiché più nessuno ha potuto spostarsi per lavorarci.  La pandemia ha cancellato qualsiasi programma, compreso quello ottimistico, ipotizzato in un primo momento dall’amministrazione berzese, di riaprire la struttura rimessa a nuovo già quest’estate.

Ma il virus non è l’unico ostacolo: anche la burocrazia sta facendo la sua parte. La compagnia assicurativa non ha ancora provveduto infatti a risarcire il Comune. Una somma che, una volta pervenuta, non basterà comunque a completare il progetto di ricostruzione del rifugio, che necessita di un ampliamento e di migliorie legate all’accessibilità per i diversamente abili.

Oltre al risarcimento dell’assicurazione, Berzo Demo attende il bando di Regione Lombardia riservato ai rifugi per valutare la possibilità di accedervi e avviare così, con tutte le misure di sicurezza sanitaria necessarie, il recupero del Rifugio Loa almeno per l’estate 2021.

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