Ammonta a 32 milioni di euro lo stanziamento deciso dalla Giunta regionale, su proposta dell‘assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, per migliorare la sicurezza dei territori lombardi più soggetti a rischio idrogeologico. Il programma integrativo dei finanziamenti 2022-2024, inserito nel Piano Lombardia, attua una serie di misure per ridurre gli impatti negativi sul territorio delle alluvioni e mette a disposizione dei territori una nuova copertura finanziaria, che permetterà il completamento di 19 interventi in avanzata fase di realizzazione.

Nella bergamasca la situazione di dissesto più critica è quella della frana del monte Saresano di Tavernola. Gli stanziamenti regionali per interventi di mitigazione ammontano a 4,8 milioni di euro. La frana attualmente è tornata ai livelli “storici”, ma continua a preoccupare. Il materiale che potrebbe scivolare a valle è pari, nell’ipotesi peggiore, a 2,1 milioni di metri cubi. Nel caso si staccasse per intero, sarebbero a rischio gli abitati di Tavernola, Vigolo e Parzanica e, a causa dell’onda generata nel lago, anche Monte Isola, Marone, Iseo e Pisogne sarebbero in pericolo.

Preso atto dei rischi, tutti gli enti pubblici, ad ogni livello istituzionale, si erano dati da fare per cercare una soluzione e il loro impegno si è già concretizzato nei mesi scorsi con l’affidamento dei lavori di progettazione della messa in sicurezza e, ora, con lo stanziamento dei primi fondi per poter intervenire. Serviranno almeno 10 milioni di euro ancora, che sono stati richiesti allo Stato. Sarà l’Autorità di bacino dei laghi di Iseo Endine e Moro a gestire la partita.

Anche la Vallecamonica vede degli stanziamenti. Il più consistente, da oltre 1,2 milioni, quello riservato a Sonico, dove sono previsti interventi per la risoluzione dell’interferenza tra val Rabbia e statale 42, nel punto in cui 10 anni fa si verificò la frana e l’esondazione del famigerato torrente del paese dell’alta Valle. Qualche risorsa anche a Paisco Loveno, dove per la regimazione idraulica e la stabilizzazione dei pendii per la messa in sicurezza degli abitati arriveranno 800mila euro.

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