L’Ats della Montagna è al lavoro con le dovute ispezioni, dopo il richiamo giunto da parte del Ministero della Salute di uova per rischio salmonella. L’Azienda sta lavorando, fa sapere con un comunicato, “a tutela dei consumatori”, con le operazioni svolte dal personale del Dipartimento Veterinario addetto all’attività di Controllo Ufficiale.

Le verifiche svolte finora hanno evidenziato il “corretto e sistematico rispetto delle operazioni di ritiro e richiamo dei lotti in questione da parte dei distributori e dei rivenditori. In particolare, tutti gli adempimenti previsti dalla normativa comunitaria e nazionale in materia di allerte alimentari sono stati tempestivamente ed esaustivamente posti in essere”.

Tuttora in corso le attività di ritiro e di richiamo: chi avesse acquistato uova dei lotti indicati dal Ministero è invitato, ovviamente, a non consumarle e a non gettarle. Le confezioni vanno infatti restituite al punto vendita in cui sono state acquistate, in modo che siano smaltite correttamente. Per verificare i lotti oggetto del richiamo si possono verificare le comunicazioni obbligatorie che sono affisse nei punti vendita dove sono state acquistate le uova.

L’Ats della Montagna ricorda che l’allerta/richiamo “scatta in modo cautelativo in presenza di possibili contaminazioni microbiologiche e che il batterio della salmonella viene inattivato dalla cottura. E’ sempre sconsigliato il consumo di uova crude, in particolare in soggetti fragili (bambini sotto i 4 anni, anziani, donne in gravidanza, immunodepresse)”.

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