Roberto Vecchioni 75 anni compiuti con questo “L’infinito” ci travolge  di emozioni. Ci parla della vita vissuta e non astratta, la vita come straordinaria bellezza sia nella gioa che nel dolore.

 

Troviamo “Giulio”, la storia di Giulio Regeni rivissuta nell’illusione della madre che non può crederlo morto, la passione di Ayse, in “Cappuccio Rosso”, che va a morire contro l’Isis è ripercorsa da lei stessa in un’immaginaria lettera dal fronte al suo amore. Meravigliosa “Ti insegnerò a volare”, il brano con Francesco Guccini, che racconta di Alex Zanardi. Canzoni più personali sono “Formidabili quegli anni” “Come è lunga la notte” con Morgan “Parola” che è un’elegia sulla morte della parola.  Dice lo stesso Vecchioni: “Io sono schierato nella mia vita, nelle canzoni , perché non parlo di me ma dell’uomo universale . Non mi interessa la canzone sociale scontata. Non mi interessa dire cose ovvie. Le mie canzoni politiche sono sempre allegoriche, non voglio dare cose facili o il luogo comune. Mi interessa fare uscire il pensiero da chi legge o chi ascolta ma non imporglielo, “l’infinito” è un album carico di ottimismo per i ragazzi, di forza e battaglia contro il destino”.

Io l’ho ascoltato e so che non smetterò mai!

Daniela Pezzoni

 

 
 

 

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