Sono cominciati la settimana scorsa i lavori di campionamento e raccolta dati nell’area del lago d’Iseo antistante Tavernola Bergamasca, com l’obiettivo di valutare la quantità e l’impatto ambientale delle gomme e delle plastiche abbandonate da anni sul fondale del Sebino.

Al lavoro, oltre ai tecnici dell’Autorità di Bacino dei laghi d’Iseo, d’Endine e Moro, anche i gruppi del Centro Nazionale di Ricerca di Brugherio e Venezia ed il nucleo sommozzatori dei Carabinieri di Genova. Proprio questi ultimi sono scesi ad una profondità di oltre cinquanta metri, per eseguire una mappatura completa e precisa della zona, realizzare fotografie e filmati e raccogliere campioni di materiale da fornire agli analisti, a cui va il compito di valutare la pericolosità e l’impatto ambientale della montagna di inquinanti.

Il termine “montagna” non è usato a caso: le dimensioni del cumulo di materiale si aggirano infatti intorno ai 45 metri di altezza su una base di circa 10 metri. L’Autorità di Bacino sta collaborando con la Regione Lombardia (che per l’intervento iniziale ha stanzato 85mila euro) per chiarire la situazione e, soprattutto, trovare una soluzione. A queste operazioni ne faranno seguito altre nella prossima settimana: il 4 e 5 luglio, infatti, a Tavernola si procederà per il recupero del materiale, intervento che vedrà coinvolta anche l’Arpa.

[Credits foto: Teleboario]

Share This