Come già anticipato nei giorni scorsi, a scuola cambiano le regole per la gestione dei casi positivi, da disposizioni del Ministero. Da subito Ats della Montagna si è attivata, di concerto con l’Asst di Vallecamonica, per adeguare e potenziare i servizi dedicati. In base alle nuove disposizioni, infatti, la quarantena scatta in automatico solo in presenza di “un piccolo focolaio” con tre casi positivi in una classe, e non più come in precedenza in presenza di un solo caso positivo.
Diversi gli scenari a seconda della fascia d’età degli alunni e dello status vaccinale. Nelle scuole primarie o secondarie in presenza di un caso positivo, i compagni di classe faranno un test il prima possibile, e se il risultato è negativo si potrà rientrare subito a scuola. Gli stessi studenti ripeteranno il test dopo cinque giorni per conferma. Nel caso in cui gli studenti risultati positivi fossero due, i vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi procederanno al test immediato e dopo cinque giorni, come nel caso precedente, per i non vaccinati invece scatterà la quarantena. Nel caso di tre o più studenti risultati positivi andrà in quarantena tutta la classe.
Cambio di protocollo invece se si tratta di bambini frequentanti la scuola dell’infanzia. Per i più piccoli, infatti, quando si verificasse un caso di positività, è previsto un test subito e una quarantena di dieci giorni per i bambini appartenenti alla stessa sezione/gruppo del caso positivo, al termine della quale dovranno effettuare un test; per i loro insegnanti la valutazione è in carico alle autorità sanitarie.
Ad Ats e Asst l’onere, dunque, di: recepire le norme, ricevere e recepire le note esplicative, predisporre d’urgenza un potenziamento dei servizi. Qualora infatti sia richiesto un tampone, data la necessità di agire rapidamente, sul territorio dovrà esserci la disponibilità di luoghi ad hoc, maggior numero di personale e chiaramente maggior quantità di dispositivi. Visto il carattere di immediatezza del test, si prevede un aumento di test da processare con la conseguente gestione delle relative casistiche (anagrafica, trasmissione dei dati, applicazione – qualora necessario – delle nuove disposizioni e dunque attivazione della quarantena).
Il potenziamento del servizio è già stato attivato tanto che Ats della Montagna, in collaborazione con l’Asst, ha già predisposto per oggi 120 tamponi a Darfo. In prevalenza si tratta di bambini della scuola dell’infanzia. A ciascun caso e/o contatto registrato è seguita una costante attività di contact tracing telefonico da parte degli operatori di Ats e per i pazienti a domicilio è stato attivato in molti casi il tele monitoraggio da parte dei MMG. Un’attività che – nonostante l’intensità delle fasi pandemiche – non è mai venuto meno.