Il 7 agosto gli assessori di Brescia, Milano, Varese, Mantova e i rappresentanti di associazioni legate al mondo della scuola e di rappresentanza dei genitori hanno scritto ad Attilio Fontana per chiedere di anticipare l’apertura delle scuole dell’infanzia dal 14 al 7 settembre, come precedentemente concordato.

Il governatore lombardo sabato ha risposto loro che le date erano di competenza ministeriale, ma una nota dal Miur ha rispedito la diatriba ai mittenti lombardi domenica pomeriggio: “Non c’è nessun impedimento: è del tutto possibile anticipare (o posticipare) l’avvio delle lezioni nelle scuole dell’infanzia rispetto alla data del 14 settembre. Le Regioni possono farlo, è fra le loro competenze”.

La data di avvio delle lezioni fissata a livello nazionale per il 14 settembre è stata scelta dal Ministero per cercare di uniformare la ripartenza, ma le Regioni hanno la possibilità di operare scelte autonome.

Regione Lombardia ha quindi messo una toppa, affermando in un nuovo comunicato di ieri sera: “Accogliamo con favore il nuovo orientamento, espresso direttamente dal Ministro Azzolina, che conferma la nostra competenza a fissare l’inizio dell’anno scolastico per la scuola dell’infanzia. Una competenza che il Governo aveva avocato a sé nell’ambito degli ultimi provvedimenti in materia di coronavirus. La precisazione su di chi sono le competenze del segmento 3-6 anni illustrata nella nota di Regione Lombardia diffusa sabato 8 agosto ha avuto il merito di sollecitare la nuova interpretazione sulla possibilità di derogare l’ordinanza con cui il Ministero dell’Istruzione ha fissato l’inizio del prossimo anno scolastico e formativo”.

Quindi la Regione sottolinea: “L’anticipo al 7 settembre dell’avvio delle lezioni nelle scuole dell’infaniza è quanto avevamo già condiviso in Giunta, accogliendo le richieste avanzate da alcuni esponenti degli Enti locali, dai gestori delle scuole private e soprattutto dalle famiglie lombarde. Resta comunque l’obbligo per tutti – conclude il Pirellone – di assicurare le necessarie misure di sicurezza per consentire ai genitori e ai bambini di stare tranquilli”.

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