Le ricerche nei fondali del lago di Iseo del corpo di Riccardo Salvati ricominceranno dopo Ferragosto, forse con il supporto di un robot di profondità.
Non è caduto nel vuoto l’accorato appello dei familiari del cinquantaduenne residente a Marone, scomparso in circostanze misteriose il 3 luglio.
Ad una prima richiesta da parte della famiglia di riaprire il caso, la prefettura di Brescia rispose che, in mancanza di ulteriori indizi, era impossibile, alla luce dei fatti, riattivare volontari e corpi speciali.
I fratelli di Riccardo e la figlia Alessia hanno quindi chiesto al sindaco di Marone Alessio Rinaldi di fare da intermediario tra famiglia e organi istituzionali. La mediazione ha avuto uno sbocco positivo e le nuove ricerche sono imminenti.