Nella giornata di martedì l’Autorità di Bacino ha illustrato alcune novità in tema di sicurezza nelle acque del Sebino. Il 28 luglio scorso, Vitor Hugo Conceicao, 16enne brasiliano, è annegato davanti alla spiaggia di San Pietro, a Sale Marasino, dopo essersi tuffato per recuperare il pallone in un punto in cui la riva digrada rapidamente. Due giorni dopo, il 30 luglio, Hendrick Van Homme, 30enne olandese, si è inabissato nel tratto compreso fra Pisogne e Castro mentre era al traino di un gommone senza aver indosso il giubbino salvagente.
Queste le ultime due tragedie che hanno fatto avanzare la richiesta di una capitaneria di porto della Guardia costiera sul lago d’Iseo. Una richiesta che si starebbe concretizzando. La sede è già stata individuata nell’ex casello idraulico, al porto Industriale di Iseo. Le risorse per mezzi e uomini vanno individuate dal ministero di Infrastrutture e Trasporti. A fare da tramite con Roma c’è il prefetto di Brescia, Attilio Visconti, in costante contatto anche con Alessio Rinaldi, presidente dell’Autorità di bacino nonché sindaco di Marone.
Ieri a Sarnico, nella sede dell’autorità, si è fatto il punto sul tema con i rappresentanti dei corpi d’arma e dei sodalizi di volontariato che prestano la loro opera in favore della sicurezza di bagnanti e natanti sul lago sulla base di convenzioni siglate lo scorso giugno: Guardia di Finanza, polizie provinciali di Brescia e Bergamo, Guardia costiera ausiliaria, Croce rossa italiana e 9 associazioni di volontari.
Si è parlato anche dei cartelli comparsi sulle spiagge libere su cui c’è scritto, in italiano, inglese e tedesco: “Attenzione. Balneazione non sicura per mancanza di apposito servizio di salvataggio. Limite acque sicure non segnalato”, fatti installare l’Autorità di bacino. L’ente sta scrivendo alle amministrazioni municipali una lettera in cui si rende disponibile, a proprie spese, a fornire e installare sulle spiagge cartelli sia di avvertimento, sia di drastico divieto di balneazione.
Quanto alle zone note come a rischio, Diego Nolli, responsabile della Guardia costiera ausiliaria dislocata a Sarnico, s’è detto disponibile a individuarle, insieme con i suoi collaboratori, perché siano visivamente segnalate. Per quelle dichiarate pericolose, i sindaci avranno la facoltà di emettere i divieti di balneazione.