Saranno celebrati mercoledì alle 15:00 nella parrocchiale di Berzo Inferiore i funerali di Felice Cere, il 58enne che ha perso la vita venerdì schiacciato da un macchinario all’interno delle Ferriere Bellicini. Dopo l’autopsia la salma è stata riconsegnata alla famiglia, alla moglie Sonia e alla figlia Milena, e martedì alle 20:00, nell’abitazione di via Carducci, si terrà la veglia funebre.

E a pochi giorni dal tragico incidente che ha sconvolto la comunità di Berzo Inferiore e la Vallecamonica, lunedì mattina un operaio è morto a Brescia, schiacciato da una bobina di materiale elettrico. Con quest’ultima tragedia il numero dei morti in Lombardia si fa ancora più drammatico, 60 nei soli primi cinque mesi dell’anno.

In una nota diffusa dopo l’incidente mortale di Berzo Inferiore, la Fiom-Cgil di Valle Camonica-Sebino ha commentato amaramente: “La crisi economica ci ha privato di migliaia di posti di lavoro, dell’articolo 18 e di molti altri diritti in nome della salvaguardia delle imprese e della competitività. La prima cosa che la tiepida ripresa ci ha restituito sono stati i morti e gli infortuni”. Gabriele Calzaferri, segretario generale della Cgil camuno-sebina ribadisce che i morti continuano a essere troppi e che non è possibile che sia sempre e soltanto fatalità. Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Stefano Olivari, segretario generale della Fim-Cisl di Brescia: “Per trovare una soluzione è necessario sfruttare le armi strategiche a disposizione cioè formazione e prevenzione. Ciò è possibile unicamente se si rafforza il rapporto di collaborazione tra tutti i soggetti interessati”.

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