L’Amministrazione Comunale di Sonico, nelle settimane scorse, ha messo mano alla “Madonna della febbre”, edicola votiva al centro di un’opera di mantenimento per mano di Dario Guerini e Tatiana Vielmi. L’opera è stata resa possibile grazie ad un investimento di qualche migliaia di euro, mentre la Pro Loco guidata da Paolo Bornatici ha supervisionato l’intervento insieme alla Soprintendenza di Brescia.
Il lavoro è stato di conservazione, pulizia e consolidamento del manufatto, edificato nel 1788 nel punto in cui il Rabbia sfocia nell’Oglio. La “Madonna della febbre” è nota anche come “Madonna del lago”, ovvero il “lac”, uno specchio d’acqua generato dai detriti portati a valle dal Rabbia.
L’intervento segue quello, avvenuto cinque anni fa, di un’altra santella, all’estremità del paese, edificata per chiedere la protezione della Madonna dalle esondazioni del Re. Chiuso questo intervento, la Pro Loco avvierà un altro progetto, legato alla valorizzazione dei manufatti bellici della terza linea del fronte risalenti alla Prima Guerra Mondiale e che si trovano nella piana di Greano.