Si è chiusa nelle scorse ore con la notifica dell’ordinanza cautelare nei confronti di otto dipendenti della Motorizzazione di Brescia, l’indagine che riguarda le omesse revisioni ai veicoli, specialmente mezzi pesanti.

Non potranno lavorare per un periodo compreso tra i due e gli otto mesi e non percepiranno lo stipendio.

Quanto accaduto ieri, con l’arrivo in Motorizzazione a Brescia di sei carabinieri di Breno a notificare gli atti, con i tecnici sospesi che hanno dovuto abbandonare le linee di revisione, ha portato gli addetti ad affiggere un cartello con cui si comunicava la sospensione delle sedute per ieri per motivi tecnici. Ma le attività della Motorizzazione non possono fermarsi nonostante l’indagine.

La notifica del provvedimento cautelare interdittivo della sospensione dal pubblico ufficio ha colto alla sprovvista la sede di via Grandi, che ha subito chiesto alla sede di Milano e al Ministero di intervenire e di inviare a Brescia dei supplenti che possano intervenire nelle attività di verifica sulle quattro piste di collaudo e revisione di auto e camion per soddisfare il calendario di prenotazioni.

I tecnici, tra cui tre ingegneri, si appresterebbero a chiedere tramite i loro legali che la sospensione riguardi solo le attività sulle piste di revisione oggetto dell’indagine e non gli esami della patente o le altre attività degli uffici. Gli otto indagati dovrebbero comparire davanti ai magistrati martedì.

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