Ormai non si fanno più previsioni sulla data di riapertura della strada provinciale 345, chiusa dall’ottobre scorso a causa degli ingenti danni provocati dalla forte ondata di maltempo.
Eppure, l’arrivo in queste ore dei camion che trasportano l’asfalto, fa ben sperare: una volta posato l’asfalto, infatti, si potrà procedere con l’installazione dei guard-rail e, quindi con la riapertura.
Le piogge ed i ritardi burocratici continuano ad incombere, per una situazione che ha fatto perdere la pazienza ai rifugisti, malgari ed operatori economici della zona, che hanno subìto notevoli perdite per colpa dei continui rinvii della riapertura e dei ritardi dei lavori: numerosi i motociclisti ed i ciclisti che solitamente d’estate percorrono la strada e che, informati della chiusura, hanno preferito dirigersi altrove.
Tutta la responsabilità viene fatta ricadere sulla Provincia, a cui compete la manutenzione della strada: dal Broletto fanno sapere di aver speso due milioni e mezzo di euro per sistemarla, ma ora quello che interessa ai gestori dei rifugi e che sia riaperta il prima possibile.