11 kg di cocaina, uno di marijuana e 50mila euro in contanti: è un bottino davvero consistente quello che i carabinieri di Breno e di Clusone, coordinati dalla Dda di Brescia, hanno rinvenuto a seguito dello smantellamento di un’organizzazione criminale composta principalmente da cittadini albanesi che operava nell’Italia centro-settentrionale.

La maxi-operazione era partita a giugno, dopo l’arresto a Breno di due albanesi e di un artigiano locale ed il sequestro di 500 grammi di cocaina. Le indagini condotte dai carabinieri in questi mesi hanno portato a scoprire una vera e propria attività di importazione e spaccio di droga, che aveva al vertice due fratelli residenti a Fiesole (Firenze).

Qui si trovava la base logistica dell’organizzazione ed il centro di smistamento della droga che, arrivata dal Belgio e dall’Olanda tramite un corriere di Pistoia, veniva smerciata in varie province italiane, tra cui quelle di Brescia e Bergamo.

I viaggi avvenivano su due vetture dotate di doppio fondo, in modo da nascondere la droga: proprio a bordo di una di queste è stato fermato il corriere il fine settimana scorso, insieme alla moglie ed ad uno dei due fratelli a capo dell’organizzazione criminale che stava rientrando sull’altra auto.

In poco meno di due mesi, le indagini hanno permesso di sequestrare un enorme quantitativo di droga, di arrestare sette persone in flagranza di reato e di dare esecuzione ai decreti di arresto ritardato nei confronti di undici persone.

Oltre ai due fratelli ed al corriere 51enne, in manette sono finiti anche un 48enne residente a Comacchio, di un 39enne residente a Mestre, di un 34enne di Brunico, di un 32enne di Alessandria, un 29enne di Cazzago San Martino, un 27enne di Sarnico, un 25enne di Ponte San Pietro e un 34enne di Malnate, tutti di origine albanese. Gli arrestati sono stati portati in carcere.

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