In un’estate segnata dai tragici episodi nei laghi bresciani (l’ultimo la settimana scorsa, con le ricerche della tedesca Chiara Lindl ancora in corso nel lago d’Iseo) c’è stato anche chi ha avuto il pessimo gusto di scherzarci sopra.

E’ accaduto domenica 3 settembre a Sarnico, vicino al pontile del Lido Nettuno, nei pressi dei gradoni che conducono in acqua. Qui, come raccontato all’Eco di Bergamo da Diego Nolli, capo centro operativo della Guardia Costiera Ausiliaria del Sebino, un giovane di origini straniere ha iniziato a sbracciarsi, finendo sott’acqua e poi risalendo, di fronte ai bagnanti ed ai soccorritori.

Proprio Nolli è intervenuto per aiutarlo, lanciandogli il cordino di salvataggio per riportarlo sul pontile. Il giovane, uscito dall’acqua, è stato raggiunto da alcuni amici e, dopo aver detto di non saper nuotare, ha ammesso che in realtà non stava annegando, ma stava fingendo, per fare uno scherzo.

Nolli li ha rimproverati e se n’è andato, definendo il loro scherzo “idiota”: in effetti, in acqua non bisognerebbe mai compiere gesti di questo tipo, che denotano una mancanza di rispetto per il lavoro dei soccorritori e verso chi potrebbe avere davvero bisogno di aiuto.

Share This